L'annuncio dopo il fallimento di due studi di fase III su idalopirdina
Nuovo fallimento di un farmaco sperimentale anti Alzheimer. Dopo l'esito negativo di due studi di fase III sull'idalopirdina, la casa farmaceutica danese Lundbeck ha reso noto di aver rinunciato a proseguire i trial. L'idalopirdina è un'antagonista di un recettore della serotonina. Bloccando 5-HT6, promuove il rilascio di acetilcolina, un neurotrasmettitore fondamentale per la memoria e l'apprendimento, che viene compromesso man mano che la malattia di Alzheimer progredisce.
A differenza di altri farmaci in sviluppo, l'idalopirdina non mirava a fermare la progressione della malattia ma a trattare i sintomi del disturbo cerebrale in pazienti di grado lieve-moderato. Tuttavia i due studi di fase III, che erano quindi arrivati in stato avanzato di sperimentazione, "non dimostrano un'efficacia tale da supportare una richiesta di regolamentazione", rende noto Lundbeck. Dopo la notizia, le azioni di Lundbeck sono scese di oltre il 4%. Questo è solo l'ultima marcia indietro nella difficile strada per la messa a punto di farmaci anti Alzheimer, malattia che colpisce almeno 600mila italiani e la cui incidenza aumenterà nei prossimi anni, di pari passo all'aumento della vita media della popolazione. A novembre era stata la volta del fallimento del trial per solanezumab, sviluppato da Ely Lily. Episodi che mostrano quanto lungo e difficile sia il percorso di sviluppo di nuove terapie contro la malattia che ruba la memoria'.
fonte: ansa
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